Vogliamo parlarne?
Hai in mente un nuovo progetto o una curiosità da chiarire? Qualsiasi sia il motivo, siamo qui per confrontarci, forse per dare vita a nuove opportunità.


Sal Comodo
CEO e founder
Indirizzo
Mediares
marketing & communication agency
Via Municipio 1
6913 Lugano-Carabbia
(Switzerland)
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Hai in mente un nuovo progetto o una curiosità da chiarire? Qualsiasi sia il motivo, siamo qui per confrontarci, forse per dare vita a nuove opportunità.

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Via Municipio 1
6913 Lugano-Carabbia
(Switzerland)



FAQ
Siamo pronti a rispondere a ogni dubbio. Ecco alcune informazioni che è utile sapere prima di iniziare una collaborazione con noi.
Cosa succede se non abbiamo le idee chiare su cosa ci serve?
Succede che iniziamo dal punto giusto. Perché non serve avere tutto definito per iniziare a costruire: a volte è proprio nella nebbia delle prime intuizioni che si accendono le domande migliori. Il nostro lavoro comincia lì, dove le idee sono ancora incerte, confuse, magari appena accennate. Le ascoltiamo, le mettiamo in ordine, e da quelle prime forme imperfette facciamo nascere un racconto che ti assomiglia.
E se vogliamo qualcosa di “bello”, ma non sappiamo spiegarlo?
Il “bello” è un’intuizione, non sempre una definizione. È equilibrio, proporzione, un’emozione che lentamente prende forma. Noi siamo qui per dare voce a quel bello che senti ma non sai ancora percepire. Perché anche l’incertezza può essere fertile, se qualcuno ti aiuta a trasformarla in direzione, in scelta, in segno.
Vi occupate anche delle parole o solo della parte visiva?
Le parole sono parte di ciò che siamo, tanto quanto le immagini. Non c’è comunicazione senza voce, e ogni progetto, per noi, ha bisogno di un tono che lo rappresenti davvero. Scriviamo, sì, ma prima ancora ascoltiamo. Pensiamo le parole come pensiamo il design: con cura, con misura, con la consapevolezza che ogni frase giusta può aprire un mondo.
E se il progetto cambia strada mentre lo stiamo costruendo?
Succede, e spesso è un bene. Le idee, come le persone, crescono. E cambiare rotta non è un fallimento: è un segno di vita. Noi ci muoviamo con te, rileggiamo il contesto, ripensiamo le scelte. Perché non è importante restare fermi su una direzione, ma sapere sempre dove vogliamo arrivare. La comunicazione non è mai una linea dritta: è un viaggio, e a volte le deviazioni sono la parte più vera del percorso.
Vi capita di dire “no” a un progetto?
Sì, a volte. Perché crediamo che ogni progetto sia, prima di tutto, una relazione. E le relazioni funzionano solo quando c’è ascolto, fiducia, desiderio di costruire qualcosa insieme. Se mancano questi elementi, preferiamo fermarci. La comunicazione che ci interessa nasce da qui: da uno spazio condiviso dove le idee non si impongono, ma si scelgono.
Cosa succede se non abbiamo le idee chiare su cosa ci serve?
Succede che iniziamo dal punto giusto. Perché non serve avere tutto definito per iniziare a costruire: a volte è proprio nella nebbia delle prime intuizioni che si accendono le domande migliori. Il nostro lavoro comincia lì, dove le idee sono ancora incerte, confuse, magari appena accennate. Le ascoltiamo, le mettiamo in ordine, e da quelle prime forme imperfette facciamo nascere un racconto che ti assomiglia.
E se vogliamo qualcosa di “bello”, ma non sappiamo spiegarlo?
Il “bello” è un’intuizione, non sempre una definizione. È equilibrio, proporzione, un’emozione che lentamente prende forma. Noi siamo qui per dare voce a quel bello che senti ma non sai ancora percepire. Perché anche l’incertezza può essere fertile, se qualcuno ti aiuta a trasformarla in direzione, in scelta, in segno.
Vi occupate anche delle parole o solo della parte visiva?
Le parole sono parte di ciò che siamo, tanto quanto le immagini. Non c’è comunicazione senza voce, e ogni progetto, per noi, ha bisogno di un tono che lo rappresenti davvero. Scriviamo, sì, ma prima ancora ascoltiamo. Pensiamo le parole come pensiamo il design: con cura, con misura, con la consapevolezza che ogni frase giusta può aprire un mondo.
E se il progetto cambia strada mentre lo stiamo costruendo?
Succede, e spesso è un bene. Le idee, come le persone, crescono. E cambiare rotta non è un fallimento: è un segno di vita. Noi ci muoviamo con te, rileggiamo il contesto, ripensiamo le scelte. Perché non è importante restare fermi su una direzione, ma sapere sempre dove vogliamo arrivare. La comunicazione non è mai una linea dritta: è un viaggio, e a volte le deviazioni sono la parte più vera del percorso.
Vi capita di dire “no” a un progetto?
Sì, a volte. Perché crediamo che ogni progetto sia, prima di tutto, una relazione. E le relazioni funzionano solo quando c’è ascolto, fiducia, desiderio di costruire qualcosa insieme. Se mancano questi elementi, preferiamo fermarci. La comunicazione che ci interessa nasce da qui: da uno spazio condiviso dove le idee non si impongono, ma si scelgono.
Cosa succede se non abbiamo le idee chiare su cosa ci serve?
Succede che iniziamo dal punto giusto. Perché non serve avere tutto definito per iniziare a costruire: a volte è proprio nella nebbia delle prime intuizioni che si accendono le domande migliori. Il nostro lavoro comincia lì, dove le idee sono ancora incerte, confuse, magari appena accennate. Le ascoltiamo, le mettiamo in ordine, e da quelle prime forme imperfette facciamo nascere un racconto che ti assomiglia.
E se vogliamo qualcosa di “bello”, ma non sappiamo spiegarlo?
Il “bello” è un’intuizione, non sempre una definizione. È equilibrio, proporzione, un’emozione che lentamente prende forma. Noi siamo qui per dare voce a quel bello che senti ma non sai ancora percepire. Perché anche l’incertezza può essere fertile, se qualcuno ti aiuta a trasformarla in direzione, in scelta, in segno.
Vi occupate anche delle parole o solo della parte visiva?
Le parole sono parte di ciò che siamo, tanto quanto le immagini. Non c’è comunicazione senza voce, e ogni progetto, per noi, ha bisogno di un tono che lo rappresenti davvero. Scriviamo, sì, ma prima ancora ascoltiamo. Pensiamo le parole come pensiamo il design: con cura, con misura, con la consapevolezza che ogni frase giusta può aprire un mondo.
E se il progetto cambia strada mentre lo stiamo costruendo?
Succede, e spesso è un bene. Le idee, come le persone, crescono. E cambiare rotta non è un fallimento: è un segno di vita. Noi ci muoviamo con te, rileggiamo il contesto, ripensiamo le scelte. Perché non è importante restare fermi su una direzione, ma sapere sempre dove vogliamo arrivare. La comunicazione non è mai una linea dritta: è un viaggio, e a volte le deviazioni sono la parte più vera del percorso.
Vi capita di dire “no” a un progetto?
Sì, a volte. Perché crediamo che ogni progetto sia, prima di tutto, una relazione. E le relazioni funzionano solo quando c’è ascolto, fiducia, desiderio di costruire qualcosa insieme. Se mancano questi elementi, preferiamo fermarci. La comunicazione che ci interessa nasce da qui: da uno spazio condiviso dove le idee non si impongono, ma si scelgono.